DOPO LA STRAGE DELL’OSPEDALE DI GAZA

DOPO LA STRAGE DELL’OSPEDALE DI GAZA

Una parte importante del mio lavoro consiste nell’aiutare i discendenti di persone coinvolte in guerre, eccidi e massacri a trovare una pace interiore che spesso non hanno mai sentito, prendendo coscienza che la violenza subita e quella perpetrata da genitori, nonni e antenati ricade sulle loro spalle e condiziona pesantemente le loro vite, distorcendo i sentimenti, irretendo i pensieri e i destini in modi che il pensare comune della maggior parte delle persone ancora non riconosce – anche se molti e sempre più si stanno risvegliando alla realtà del fatto che le colpe dei padri ricadono sui figli, come dice la Bibbia e come sanno da sempre i popoli tribali. E si stanno risvegliando non perché sta scritto in un qualche testo ritenuto sacro, ma perché ne hanno fatto esperienza concreta in un incontro o in un seminario di gruppo, in cui sembra davvero che dei perfetti sconosciuti si siano dati appuntamento fra loro per portare Luce nelle proprie vite e chiarezza nei propri destini.

Emergono così fatti e tragedie vissuti dai nostri avi nella prima e nella seconda guerra mondiale, i crimini coloniali perpetrati dall’Italia in Africa e dall’Europa nel mondo, l’Olocausto, la guerra civile, la Resistenza, gli anni di piombo, le mafie, la criminalità. C’è chi è nato sotto le bombe in Bosnia, chi discende da desaparecidos argentini, chi è figlio di marines americani. Non di rado emergono i pesanti irretimenti e condizionamenti che eventi tragici molto distanti nel tempo ancora oggi causano ai discendenti, su tutti lo schiavismo e l’Inquisizione. Tali eventi si rivelano spesso essere il sostrato odierno di malattie e disturbi, di crisi familiari, di nuovi traumi e omicidi.

Conducendo seminari e corsi di formazione da una ventina d’anni, e avendo accompagnato insieme a mia moglie decine di migliaia di persone sulla strada della risoluzione e della guarigione interiore e familiare, sono abituato a osservare le conseguenze delle più efferate violenze, a gettare continuamente lo sguardo negli abissi in cui l’assenza di amore e la mancanza di cuore gettano l’animo umano, che in quei frangenti viene divorato dalle forze demoniache – finché è l’essere umano stesso a decidere di risvegliarsi e di intraprendere il lungo, faticoso e meraviglioso viaggio di ritorno verso la propria reale natura.

Ma sono quasi sempre le conseguenze di eventi del passato.

Ora, in modo eclatante e simbolico come non mai, l’animo umano è squassato da ciò che sta accadendo in Medio Oriente. Non si tratta più di cose del passato, ma di eventi che stanno avvenendo oggi, ora, adesso. Non sono più i nazisti cattivi che ci hanno giustamente fatto studiare a scuola. Non più i lager tedeschi, non più gli eccidi e le rappresaglie subiti e perpetrati dalle generazioni dei nostri nonni da ambo le parti.

Ora i nazisti vestono altri panni. E le iene dei giornali, come cantava il maestro Battiato, ancora una volta si avventano fameliche e servili sulle loro prede inermi, stravolgendo senza vergogna la realtà, mentendo sapendo di mentire esattamente come accadeva ottant’anni fa e come accade ogni volta che vi è una guerra, e con essa fazioni con cui schierarsi, armi da vendere, nemici da umiliare e sterminare democraticamente, donne da stuprare, malcelati interessi da difendere devastando le vite degli innocenti.

Del resto ne avevamo avuto un assaggio durante la cosiddetta pandemia quando, dopo averci fatto studiare la Storia per decenni perché non si ripetesse e di fronte alle voci levatesi per denunciare che si stava effettivamente ripetendo, ci venne intimato di tacere, fummo esclusi e minacciati, ci fu detto che dovevamo vergognarci in forza di un peloso, ipocrita rispetto verso i morti.

Sono stato benedetto dell’opportunità di fare un lavoro che mi permette di servire il genere umano, e lo faccio ogni giorno con spirito di servizio e facendomi veicolo di un amore sempre più grande rivolto a tutte le forme che la vita assume. Ciò che vedo dalla posizione in cui mi trovo mi impedisce di schierarmi o di cedere alle lusinghe di chi fa ragionamenti spesso ignoranti e ancor più spesso interessati allo scopo di fomentare odio e altro sangue. La visione del cuore non può che includere tutti, senza esclusione alcuna. Mi conforta il fatto che essa sia condivisa da un numero sempre crescente di persone, fratelli e sorelle.

Ecco perché non posso non indignarmi di fronte agli spargimenti di sangue del nostro tempo. Ecco perché ritengo che non si possa restare in silenzio di fronte alla spudorata brutalità di chi distorce la realtà per difendere l’indifendibile e far apparire le nuove vesti dei carnefici come fossero quelle delle vittime. Com’è noto a chi mi conosce, non mi definisco cristiano, ma non posso non ricordare le parole del Cristo quando ammonì a non fidarsi dei lupi travestiti da agnelli.

Mi si perdonerà quindi se in questi tragici giorni condividerò di tanto in tanto filmati e informazioni anche truci ma reali, di quelli che non vengono mostrati in TV e sui media mainstream – e che non di rado anche i canali alternativi diffondono con scopi che solo apparentemente sono quelli della comprensione e della pace. Lo farò non per morbosità o per scatenare emozioni forti da utilizzare per nuovi desideri di vendetta, ma per aiutare le persone a prendere coscienza di ciò che sta accadendo realmente, di modo che non accada mai più.

Credo dobbiamo tutti supplire allo schifo ignobile che la stampa diffonde, alle menzogne sempre più plateali che giornali e politici ci vomitano addosso quotidianamente allo scopo di ottundere le nostre coscienze e stregare le nostre anime. La guerra non è solo in Israele e in Palestina, ma anche qui da noi, su di noi, dentro e intorno a noi, ed è ormai senza esclusione di colpi. È questa una delle forme che la magia nera utilizza per compiere il suo lurido, empio gioco di stordimento degli animi e di ostacolo al Risveglio umano.

Ritengo che chi ancora non ha venduto l’anima abbia il dovere di supplire alle mancanze dei tanti giornalisti indegni di questo nome, fornendo un servizio di reale informazione per i tanti – e in questo siamo maggioranza – che sono stanchi della violenza e dei soprusi, e che vogliono QUI, ADESSO un mondo in cui regni la Legge Divina dell’Amore.

In questo modo non dovremo vergognarci di fronte a chi verrà dopo di noi. In questo modo, le nostre notti e quelle dei nostri figli e nipoti non saranno disturbate dagli spettri delle vittime innocenti venuti a chiederci conto del nostro silenzio, ne’ dai fantasmi senza pace di coloro che li hanno uccisi. Ne’ noi ne’ i nostri discendenti dovremo ammalarci o morire in incidenti atti a riequilibrare le leggi sistemiche violate da chi invece non ha venduto solo l’anima, ma pure tutto il resto.

Vivremo così con forza e dignità, a partire da subito. E quando verrà il momento di andare di là, lo faremo con le mani pulite, il volto sereno, lo sguardo diritto, il cuore leggero.

– Marco Massignan
19 ottobre 2023